Cognome della madre ai figli
Nel silenzio del Parlamento decide la Corte Costituzionale
Senza pratiche burocratiche, senza lungaggini, le madri potranno dare il loro nome ai figli. La Corte Costituzionale l’ 8 novembre si è pronunciata sulla norma del nostro ordinamento che attribuisce automaticamente ai figli e alle figlie nati nel matrimonio il solo cognome paterno. Con la sentenza si stabilisce il principio di parità in tutti i casi in cui una coppia di coniugi desidera concordemente attribuire al momento della nascita il “doppio cognome”.
Il riconoscimento del diritto alle madri è una conquista di advocacy raggiunta proprio nel giorno del 97° Zonta Day. La nostra soddisfazione è tanta perché ottenuta grazie all’impegno di due avvocate Zontiane. Fu l’on. Maria Magnani Noya, ad avanzare la proposta di legge nel 1979. Il Parlamento deve ancora pronunciarsi oggi, nonostante la condanna all’Italia giunta oltre due anni fa da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. C’è voluta la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di Appello di Genova sul cognome del figlio per giungere la pronunciamento della Consulta che ha dichiarato l’illegittimità della norma vigente.
L’avvocato della coppia che ha sollevato la questione di legittimità è Susanna Schivo, già Presidente di Zonta Club Genova II, che ha ben evidenziato come la norma italiana sia in contrasto con la Convenzione dei Diritti dell’Uomo e con i principi costituzionali di uguaglianza tra i coniugi e di pari dignità dei genitori nei confronti dei figli e delle figlie, nonché con il diritto all’identità personale di ogni individuo ad essere identificato da entrambi i rami genitoriali (artt. 2, 3 e 29 Cost.).
“La pronuncia di illegittimità costituzionale che riconosce il diritto al cognome materno alla nascita consente al nostro Paese di allinearsi alla gran parte dei Paesi Europei nel rispetto dei diritti fondamentali dei coniugi e dei loro figli e figlie. L’8 novembre si è scritta una nuova pagina di diritto, una vittoria per le donne, una conquista di parità” afferma Ivana Sarotto, Area Director Area 03 District 30 di Zonta International che aggiunge:
“Vogliamo ringraziare la Rete per la Parità che ha sostenuto l’iniziativa giudiziaria nell’interesse generale della popolazione italiana. La Rete per la Parità è un’ associazione di promozione sociale, che si propone la finalità di assicurare la “piena attuazione del principio fondamentale di parità uomo-donna sancito dalla Costituzione italiana e dalla normativa comunitaria ed internazionale” e riunisce numerosi organismi, Università e importanti associazioni, tra cui Zonta e Soroptimist. La decisione della Consulta accoglie una richiesta che viene dalla società civile che da tempo non si riconosce più nella concezione patriarcale della famiglia”.
The mother’s family name to children
A successful Zonta advocacy action in Italy
97° Zonta Day will be remembered forever, in Italy.
Last 8 November 2016 the Corte Costituzionale (the Italian Supreme Court) declared that the old law giving only the father’s family name to sons and daughters is unlawful.
This declaration is a victory of Zonta, and of all women and mothers. It establishes that father and mother have the same right to give their children both their family names.
This recognition of mothers’ rights is an advocacy conquest that we have been waiting since 1979, when a Zontian sister, Maria Magnani Noya, ask for that in the Italian Parliament. Maria Magnani Noya, charter member of ZC of Moncalieri (A03 D30) who had also been the first female Mayor of Turin and European Vice President, died in 2011. But another Zontian took in charge this issue. Susanna Schivo, lawyer, past President Zonta Club of Genova II (A03 D30) finally changed the history by defending in the Court the rights of a wife and a husband asking for legitimacy.
“This sentence of legitimacy, giving the right of double family name to every child who will born in Italy, at least puts our country among the largest part of European countries where the fundamental rights of the families are respected. Last 8 November a new page of law has been written, a victory for women, a equality conquest” says Ivana Sarotto, Zonta International Area Director A03 District 30. “We want also to thank “La Rete per la Parità” (the Equality Network) who help the trial in the name of Italian people rights. La Rete per la Parità is a social association gathering many organizations, Universities and prominent associations, among which Zonta and Soroptimist. Its goal is “a full implementation of the fundamental principle of Equality of the sexes, according Italian Constitution and international laws”
The Corte Costituzionale decision, as requested by citizens, puts an end to the ancient model of “patriarchal family”.